Vuelta a España 2021, lungo assolo di Rafal Majka! Tutto tranquillo tra i big e Odd Christian Eiking ringrazia

Impresa di Rafal Majka alla Vuelta a España 2021. Il portacolori della UAE Team Emirates attacca da lontano con Fabio Aru, per poi restare da solo a 88 chilometri dalla conclusione per una lunga cavalcata solitaria. Alle sue spalle Steven Kruijswijk e Chris Hamilton completano il podio di giornata, mentre Adam Yates anticipa di una manciata di secondo gli altri big con uno scatto sull’ultima salita. Nessun problema per Odd Christian Eiking, oggi perfettamente scortato dai suoi compagni lungo l’intera tappa, che potrà così iniziare la terza settimana in Maglia Rossa.

La partenza è velocissima, con il vento che si mischia alla bagarre per prendere la fuga di giornata nei primissimi chilometri di corsa. Il gruppo si trova così rapidamente spezzato, sorprendendo Guillaume Martin e Adam Yates, che tuttavia rientrano velocemente grazie al lavoro della Cofidis. Davanti invece sono soprattutto gli uomini del Team DSM a farsi notare, formando dei gruppi che provano ad allungare. Dopo circa dieci chilometri sono in 25 a riuscire ad allungare, formando un tentativo molto interessante vista la presenza di Sepp Kuss (Jumbo-Visma) e David De La Cruz (UAE Team Emirates). Assieme a loro anche Damiano Caruso (TBV), Romain Bardet (DSM), Gorka Izagirre (APT), Luis Ángel Maté (EUS), Pavel Sivakov (IGD), Andreas Kron (LTS), Mark Padun (TBV), Magnus Cort Nielsen (EFN), Andrea Bagioli (DQT), Jetse Bol (BBH), Mauri Vansevenant (DQT), Lawson Craddock (EFN), Antonio Jesus Soto (EUS), Rui Oliveira (UAD), Fernando Barceló (COF), Imanol Erviti (MOV), Matteo Trentin (UAD), Damien Touzé (ACT), Thymen Arensman (DSM), Robert Stannard (BEX), Itamar Einhorn (ISN), Josef Černý (DQT) e Cesare Benedetti (BORA – hansgrohe), per una fuga eterogenea che tuttavia non piace a tutti.

Movistar, Intermarché – Wanty – Gobert e Caja Rural – RGA, questi ultimi tra i pochi rimasti fuori dall’azione dopo che Jonathan Lastra non è riuscito a rientrare, si mettono infatti a tirare con convinzione alle spalle dei battistrada, che guadagnano un massimo di 40 secondi prima dell’intervento di queste squadre. Il margine inizia così a calare sensibilmente, portando così gli attaccanti a darsi nuovamente bagarre per staccare gli uomini la cui presenza non è gradita in gruppo. Complice una foratura che taglia fuori Matteo Trentin, tra i più attivi sino a quel momento, un gruppetto di dieci riesce ad andarsene dopo 30 chilometri di corsa vissuti ad altissima intensità.

Davanti restano così Gorka Izagirre (APT), Luis Ángel Maté (EUS), Pavel Sivakov (IGD), Andreas Kron (LTS), Magnus Cort Nielsen (EFN), Jetse Bol (BBH), Mauri Vansevenant (DQT), Antonio Jesus Soto (EUS), Imanol Erviti (MOV) e Josef Černý (DQT), mentre il gruppo non tarda a riprendere gli altri. Se qualcuno pensava di poter respirare, è senza fare i conti con Bahrain – Victorious e Team DSM, che non ci stanno a restare fuori dal tentativo di giornata e inseguono con un ritardo che oscilla intorno ai venti secondi. Sono queste due squadre dunque a tenere vicino il gruppetto degli attaccanti fino al falsopiano che porta alla prima salita di giornata. Caruso e Bardet sono tra i più attivi, ma i loro scatti non bastano per rientrare sugli attaccanti, che dopo la prima ora di corsa, nella quale vengono percorsi addirittura 51,2 chilometri, si spezzano nuovamente.

Vedendo il gruppo avvicinarsi nuovamente, Cort Nielsen e Sivakov accelerano e staccano tutti. Alle loro spalle il gruppo riprende velocemente gli altri, rifiatando leggermente e concedendo di nuovo 35 secondi ai due battistrada che erano partiti quando ormai il gruppo era a meno di 10″. Nel plotone, tuttavia, ripartono gli scatti, con Trentin ancora protagonista; in breve, l’italiano si riporta sulla coppia di testa, ma il gruppo, allungatissimo e ormai giunto ai piedi della prima salita di giornata, va a chiudere su questo terzetto. Gli attacchi proseguono anche sulle prime rampe dell’Alto de Centenera, dove si avvantaggiano Fabio Aru (TQA), Rafal Majka (UAD) e Maxime Van Gils (LTS), che riescono a prendere una dozzina di secondi di margine, facendoli fruttare con coraggio.

Non c’è però pace in gruppo, dal quale continuano a fuoriuscire atleti: nel corso della salita, quindi, va a formarsi un drappello di 19 inseguitori composto da Juan Pedro López (TFS), Steven Kruijswijk (TJV), Geoffrey Bouchard (ACT), Carlos Verona (MOV), Steff Cras (LTS), Gorka Izagirre (APT), Gianluca Brambilla (TFS), Simone Petilli (IWG), Mikel Nieve (BEX), Rudy Molard (GFC), Wouter Poels (TBV), Michael Storer (DSM), Joseph Dombrowski (UAD), Andrea Bagioli (DQT), Lucas Hamilton (BEX), Diego Camargo (EFN), Guy Niv (ISN), Thymen Arensman (DSM) e Christopher Hamilton (DSM), seguiti a loro volta da Martijn Tusveld (DSM), che inizialmente non riesce a rientrare. Avvicinandosi al GPM, Van Gils non riesce più a seguire il ritmo di Aru e Majka e si stacca, venendo ripreso dagli inseguitori prima dello scollinamento. La coppia di testa si lancia nella successiva discesa con un vantaggio di poco meno di due minuti sui 20 inseguitori, che poco dopo diventano 21 con il rientro di Tusveld, mentre il plotone arriva al GPM con 3’40” di ritardo.

Il distacco del gruppo non cambia lungo la discesa, mentre quello degli inseguitori lievita fino a raggiungere i 2’15” ai piedi del Puerto de Pedro Bernardo, seconda ascesa della tappa. Sulla salita Majka stacca Aru, mentre alle loro spalle gli inseguitori si muovono in diverse azioni. Il gruppo maglia rossa scivola a più di 6 minuti, nonostante la Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux si impegni per tenere la situazione sotto controllo.

Mentre Majka prosegue la propria azione solitaria, Aru viene ripreso e staccato dagli inseguitori e poi dal plotone. All’inseguimento del polacco, sul Puerto de Mijares, si lancia Kruijswijk, che stacca gli altri inseguitori e si riporta a 1’30” dal battistrada. Dietro di lui provano una timida resistenza Hamilton e Bouchard, che in breve tempo però si trovano a più di un minuto dal neerlandese. Il plotone continua a viaggiare a 6 minuti, rendendo evidente che la vittoria di tappa sarà ancora un discorso tra fuggitivi. Il polacco scollina con 1’42” di margine sul neerlandese e più di 4 minuti su tutti gli altri, mentre in gruppo nessuno si muove.

Nella valle la situazione non cambia, con Majka che arriva ai piedi dell’ultimo GPM di giornata con un margine di 1’30” su Kruijswijk, 3’20” su Hamilton e 4’30” sugli altri fuggitivi, che nel corso dell’ascesa vengono ripresi dal gruppo condotto con decisione da una Intermarché – Wanty – Gobert ben rappresentata in supporto alla Maglia Rossa. Malgrado alcuni scatti che iniziano timidamente con David De La Cruz (UAE Team Emirates) e Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert), la situazione non cambia in gruppo. Unica eccezione è Adam Yates (Ineos Grenadiers), che dopo aver piazzato due scatti in salita, riesce a guadagnare 15 secondi sugli altri uomini di classifica allungando una ultima volta in vista del GPM. Davanti i distacchi sono invece talmente ampi che resta tutto invariato: Rafal Majka conquista così nettamente la vittoria di tappa, tornando al successo dopo quattro anni alla Vuelta, mentre Kruijswijk e Hamilton chiudono il podio di giornata.

Risultato Tappa 15 Vuelta a España 2021

Classifica Generale Tappa 15 Vuelta a España 2021

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